Molti di voi si saranno posti le seguenti domane: ‘Ho svolto questi studi e fatto queste esperienze, come posso entrare in questo settore totalmente diverso da questo percorso? Ho un’esperienza nel settore privato come posso solo provare a fare domanda per una posizione del Terzo Settore o in una organizzazione internazionale? ‘Con un’esperienza in una organizzazione internazionale, come posso sperare di candidarmi per una posizione nel settore privato?
Oggi più che in passato, il concetto di percorso lineare di carriera non esiste più poiché il confine tra gli ambiti professionali è molto più fluido e flessibile. Anzi sono le stesse aziende, istituzioni, organizzazioni che ricercano persone provenienti da contesti professionali eterogenei per potenziare le opportunità di innovazione, il pensiero critico ‘out of the box’, il ‘problem solving’, in una parola, per poter affrontare adeguatamente la complessità e gestirla la meglio. Dai risultati emersi dal sondaggio sulle prospettive lavorative di Job Outlook 2025, condotto dalla statunitense NACE (National Association of Colleagues and Employers) emerge che il 24,3% dei datori di lavoro assume giovani con un bakground accademico di qualunque genere e il 50,8% lo assume sia se questo è in linea con il loro settore industriale sia che non lo sia. Rispetto al valore attribuito ai soft skills, dal Job Outlook 2024, emerge invece che communication, teamwork e critical thinking, sono quelli ai quali gli employers danno molta o maggiore importanza.
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.Qui di seguito troverete le indicazioni chiave che i nostri consulenti hanno elaborato per accompagnare correttamente i candidati nel passaggio da una carriera nel settore privato ad una nel Terzo Settore e nelle organizzazioni internazionali, e viceversa.
- Come cambiare ambito professionale in maniera consapevole
- Motivazione. il cambiamento ti può spaventare, supera la paura considerando che dietro l’angolo c’è una possibilità di crescita, perché di per sé l’incertezza porta a reinventarsi, a pensare fuori dagli schemi, a scoprire altro di sé stessi, come altre passioni e interessi.
- Non parti da zero. Uno dei più grandi freni inibitori che impedisce di perseguire una nuova carriera è la seguente frase: “si richiede esperienza in un ruolo simile”. Non credere che le competenze maturate fino ad ora non siano più di alcuna utilità, perché sono la base di partenza per orientarti nella ricerca professionale. Quale è il mio background? Quali sono i soggetti che potrebbero beneficiare delle mie conoscenze, competenze e capacità? Queste sono le domande da porsi per avviare un’analisi approfondita delle opportunità per realizzare il proprio potenziale, metter a frutto le proprie competenze oltre che a acquisirne di nuove.
- Autovalutazione. Impara a conoscerti, iniziando dai tuoi interessi, i tratti distintivi della tua personalità, le tue ambizioni e la tua etica sul lavoro. I tuoi skills son più trasferibili e apprezzati di quello che pensi, dunque non sottovalutare quanto vali
- Conoscere e comprendere le regole del gioco
- Contesto. Trova il tuo nuovo punto di ingresso nel mercato del lavoro, combinando esperienza, passioni e interessi con quello di cui il mondo là fuori ha bisogno. Quanto ti sembra di aver identificato un’occasione di lavoro, analizza ogni posizione nel dettaglio, informati sulle mansioni da svolgere e la formazione richiesta, analizza anche il contesto organizzativo e la sua storia, valuta i pro e i contro di ogni scelta e decidi quale fa per te. In questo modo riuscirai ad identificare le posizioni maggiormente in linea con il tuo profilo personale.
- La durata e tipologia dei contratti. i contratti di lavoro potrebbero differire da settore a settore. Valuta, per esempio, se accettare un contratto di breve durata, come possibilità, quanto meno, per iniziare ad acquisire esperienza per passare poi ad altri tipi di contratto e di esperienze sempre in quell’ambito. Fai sempre un’analisi del costo/opportunità.
- Adattare il proprio CV e lettera motivazionale
- Il CV. Qualunque sia il contesto organizzativo nel quale ambisci di lavorare, gli employers sono sempre alla ricerca di candidati in grado di lasciare il segno. Per questo, il punto di partenza è senz’altro il curriculum. Nel rivederlo si deve cercare di mettere in evidenza i punti di intersezione tra l’attuale esperienza lavorativa e le competenze necessarie a svolgere il nuovo lavoro. Nel descrivere le tue esperienze lavorative, poni dunque l’accento su quegli aspetti che possano aiutarti in questo senso e a rendere la tua candidatura più forte.
- La cover letter. Mostra il tuo forte interesse e motivazione per la posizione e per quel contesto organizzativo. Adatta poi il testo in modo tale da rendere le competenze evidenziate all’interno del curriculum il tuo punto di forza. Bisogna essere concisi, mettendo in relazione l’esperienza con il ruolo per il quale ci si sta candidando e dimostrando come le competenze acquisite facciano di te il candidato ideale.



